La via dei Monti Lariani

I Monti Lariani, da non confondere con le montagne all’interno del Triangolo Lariano, che si chiamano Monti Lambriani (da cui sorge il fiume Lambro), sono quelli che costeggiano il lato occidentale del lago di Como, da Cernobbio a Sorico. È il principale itinerario escursionistico della provincia di Como e può essere suddiviso in piccole tappe, soprattutto per le persone fuori allenamento come me.
L’itinerario, da compere ben equipaggiati, è a lunga percorrenza e si snoda lungo i rilievi della sponda occidentale del Lario. Può essere effettuato in sei tappe giornaliere ad un’altezza media che oscilla tra gli 800 e i 1000 metri. 

La prima tappa: da Cernobbio al Rifuggio Prabello.

La tratta che va da Cernobbio (m. 201) al Rifuggio Prabello (m. 1200) ha un dislivello totale di circa 1000 metri e un tempo di percorrenza previsto di circa 5 ore. È il punto di accesso dell’intero percorso che punta alla meta finale di Solico.
Subito dopo Cernobbio, inizia la salita per il Monte Bisbino. È il primo tratto di crinale fra la Valle Breggia Ticinese  e la costiera del Lago di Como. La tappa è intervallata da alture e valichi, un tempo via di contrabbandieri e della famosa linea Cadorna, le postazioni della Prima Guerra Mondiale.

La seconda tappa:  dal Rifugio Prabello al Rifugio Boffalora (m.1250) per un dislivello di 800 metri.

La tappa è un po’ più impegnativa di quella precedente e ha una durata prevista di otto ore.
Si percorre la Val d’Intervi godendosi lo spettacolo dei pascoli d’altura, magari della loro fioritura primaverile. In questa zona potrete notare delle “bolle” d’acqua, delle pozze prodotte appositamente dai pastori per far bere il bestiame. Il panorama da questa zona è molto bello perché si possono osservare sia le Alpi che i paesi del Lario.

La terza tappa: dal Rifugio Boffalora a Grandola e Uniti (m. 385).

Il dislivello totale di questa tappa è di 250 m. Il tempo libero pensa stimato si aggira intorno alle 6 ore. Dal Monte Tremezzo si discende per percorrere la Val Menaggio, un solco di origine glaciale lungo il quale sorgono dei centri abitati come Ponna, Narro, Cardano. Qui il panorama sul Ceresio è veramente suggestivo.

La quarta tappa: da Grandola e Uniti a Garzeno (m. 662). Dislivello 700 metri.

Anche questa tappa, con le sue 10 ore di percorrenza stimate, sembra un po’ impegnativa. Ma la salubrità dell’aria e la bellezza dei paesaggi faranno apparire tutti gli sforzi piacevoli. Durante questo itinerario si deve attraversare il Costone del Bregnano, un sentiero quasi tutto a mezzacosta con improvvisi sbalzi di quota per superare alcuni dirupi.
Molto bella la vegetazione di castagneti (a già 600 metri di altezza) e dei faggeti (a 1200 metri).

La quinta tappa:  da Garzeno a Peglio (m. 633), con un dislivello di 350 metri e 7 ore di percorso stimato.

Mentre si attraversano le vallate dell’Albano, di San Jorio e del Dosso si possono ammirare i “masun”, delle casette rurali con la copertura in paglia, residuo di un tempo ormai trascorso ma che qui appare valorizzato oltre che ben conservato.
Attraversare i centri abitati in questo percorso diventa un’avventura in cui si scoprono le tradizioni e l’arte dell’alta provincia lariana.

La sesta tappa: Da Peglio (m. 633) a Sorico (m. 200). 

Il dislivello da coprire è di circa 500 metri e la durata del percorso è di circa 8 ore e 30.
Dalle alture di questa zona è possibile ammirare il monte Legnone, il Pian di Spagna e le montagne della Valtellina. Lungo la discesa per Sorico si incontra la chiesetta di San Miro, un santo venerato soprattutto in questa zona.

Altre informazioni sono disponibili sul sito lakecomo.it