Il Resegone dai Piani d’Erna

Punto di partenza di questo percorso del Resegone dai Piani d’Erna, è Lecco città. Dal Piazzale della Stazione della Funivia per i Piani d’Erna si prende
la carrareccia con il segnavia n° l che scende poco sotto l’edificio; ci si porta sulla strada asfaltata e la si segue a destra sino ad incontrare la mulattiera che proveniente da Malnago.

Il Resegone dai Piani d'Erna

Si prende questa mulattiera, si ignora la deviazione per Campo di Boi e si sale nel castagneto verso il Rifugio Stoppani in cui si arriva in circa un’ora. Si sale dietro il rifugio traversando a destra per una mulattiera selciata, ad un bivio si prosegue a sinistra attraverso una faggeta.

A mezza costa nel bosco si arriva alla fonte del Cop e quindi alla Baita del Palazzetto; al bivio si prende il segnavia 1 per il Resegone salendo dapprima su terreno cespuglioso per poi scendere in fondo alla Val Comera, si risale per un breve tratto, si ridiscende ancora e poi si risale sino al Piano del Fieno.

Da qui seguire sempre il segnavia n° l che porta in breve al Rifugio Azzoni a tre ore circa dal punto di inizio della camminata.

Il percorso di trekking è interessante perché presenta esempi di architettura rurale e industriale, luoghi di manzoniana memoria, il carsismo, il rimboschimento e il paesaggio straordinario.

Caratteristiche dell’itinerario Il Resegone dai Piani d’Erna

Accesso: città di Lecco; funivia Piani d’Erna
Località di partenza: arrivo della funivia ai Piani d’Erna
Durata: 2.30 h
Dislivello: 750 m
Segnaletica:· segna via n°7 rosso/bianco/giallo; cartelli indicatori, segnavia n°17
Equipaggiamento: escursionistico
Soste o pernottamenti: Rifugio Stoppani; Rifugio Azzoni.
Trasporti: pubblici o privati
Fasce d’età: indicato per tutti, per famiglie, con ragazzi dai 10 anni in su.

Curiosità:

Alessandro Manzoni nel suo famoso romanzo cita il Resegone descrivendolo così:

Il resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che invero lo fanno somigliare a una sega.

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