In Val Malenco da Ciappanìco al Lago d’Arcoglio

II sentiero che da Ciappanìco conduce al Lago d’Arcoglio, sul versante occidentale della Val Malenco, merita di essere percorso perché permette di passare dalla media all’alta montagna sullo sfondo di un paesaggio notevole e attraverso un ambiente ancora abbastanza ben conservato. Per ora, l’unica alterazione dovuta all’uomo è lo sfruttamento dei pascoli durante I’estate.

E interessante notare come col variare dell’altitudine mutino gradualmente Ie specie vegetali e animali. E Ia fauna di questa zona, seppure non ricchissima come numero di esemplari, conta alcune delle specie più signilicative nel settore centrale dell’arco alpino.

Qui, inoltre, i collezionisti possono trovare alcuni minerali veramente pregevoli.

Dove si trova la Val Malenco

La Val Malenco è una valle laterale della Valtellina. Attraversata dal torrente Màlero, si sviluppa in direzione nord-sud immediatamente sopra Sondrio ila città capoluogo della Valtellina, 138 km di strada statale a nord di Milano).  Al di là di Torre Santa Maria (10 km sopra Sondrio), da dove puo avere inizio l’itinerario. Ia strada continua raggiungendo Chiesa Valmalenco; meno di una decina di chilometri in linea d’aria ancora più a Nord c’è il confine di Stato con la Svizzera, segnato dallo spartiacque sul massiccio del Bernina.

Torre Santa Maria

Come arrivare a Ciappanìco Nuova in Valmalenco

In macchina. Arrivando da Lecco a Sondrio lungo la strada statale 38, all’ingresso della città c’è un semaforo: qui si gira a sinistra seguendo le indicazioni per la Val Malenco. l0 km dopo si arriva a Torre Santa Maria. La frazione di Ciappanìco Nuova è poco più a ovest, a circa 3 km di strada.

In treno. Le Ferrovie dello Stato hanno una linea Milano-Lecco-Còlico-Sondrio, che prosegue poi per Tirano e St.Moritz. Da Sondrio si può arrivare all’ inizio dell’itinerario continuando in autobus. Si può raggiungere Torre Santa Maria da Sondrio con le autolinee della val Malenco. I pullman si trovano subito fuori dalla stazione delle Ferrovie dello Stato, sulla destra.

La stagione migliore per effettuare il percorso

Le stagioni migliori sono la tarda primavera (metà maggio – primi di giugno) e l’autunno (settembre- metà ottobre). Si tratta di due momenti particolari per la natura perché in primavera compaiono fiori caratteristici e ritornano alcune specie di uccelli, e in autunno i colori sono splendidi. In questi periodi, inoltre, la montagna non è molto frequentata e il clima non è troppo caldo né troppo freddo.

È consigliabile partire da Ciappanìco verso le 7.30 del mattino, in modo da non dover camminare nelle ore più calde della giornata: il percorso fino al Lago d’Arcoglio richiederà poco più di tre ore di cammino

Il percorso in Val Malenco da Ciappanìco al Lago d’Arcoglio

All’inizio di Torre Santa Maria (altitudine 796 metri), arrivando da Sondrio, si trova un bivio: si prende la strada più ripida sulla sinistra, che gira attorno alle scuole, esce dal paese e supera il torrente Torreggio (dal quale prende il nome la valle secondaria in cui si sviluppa l’itinerario). Dopo un centinaio di metri, in corrispondenza di alcune case, c’è un secondo bivio: si prende sulla destra e, dopo circa 3 km, si
arriva alla frazione di Ciappanico Nuova.

La macchina, se non la si è già lasciata a Torre, va parcheggiata qui. Presso le ultime case della frazione parte il sentiero segnalato con indicazioni gialle e rosse, dapprima unite, poi separate: quelle gialle per il rifugio Cornetti, quelle rosse per il rifugio Bosio. Percorrendo il primo tratto si attraversa Ciappanico Vecchia (1.030 metri), con caratteristiche baite ben conservate, circondata da piccoli orti faticosamente ricavati
dai declivi ripidi. Dopo l’ultima baita il sentiero si trasforma in una mulattiera, che sale attraverso i prati.

In questa zona bisogna prestare attenzione a non molestare le vipere, che sono abbastanza diffuse a causa del rarefarsi dei loro nemici naturali, come rapaci e ricci.

Superati due torrenti, si incontra sulla destra una baita, di fianco alla quale c’è il sentiero per l’Alpe Son (1.284 metri): lo si tralascia, e si avanza a sinistra lungo la mulattiera che ridiventa sentiero, e costeggia il torrente Torreggio. Si cammina per un buon tratto e, sempre costeggiando il torrente, si arriva a un ponte in discrete condizioni; lo si attraversa, e si inizia la risalita sul versante opposto.

Valmalenco, torrente Torreggio nei pressi del rifugio Bosio (2.086 m)
Valmalenco, torrente Torreggio nei pressi del rifugio Bosio (2.086 m)

Percorso un ultimo tratto tra alberi, si giunge agli ampi pascoli de I Piasci  (1.700 metri), a due ore di cammino da Ciappanìco Nuova. Di qui il panorama spazia lungo la boscosa Val Torreggio, e a Nord verso i massicci del Bernina e del Disgrazia. I pascoli sono ancora in prevalenza di avena dorata e di nardo, con vegetazione nitrofila vicino alle stalle. Al limite superiore della radura, sopra la chiesa, c’è il
Rifuggio Cometti, dietro al quale il sentiero si inerpica tra larici, abeti, rododendri: è un tratto piuttosto ripido e faticoso.

Rifugio Cometti
Rifugio Cometti

Lasciato alle spalle il Rifugio Cometti e attraversato il bosco, si sbuca in una zona di pascoli con poche baite: è l’Alpe Arcoglio Inferiore (1916 metri). Qui non è difficile vedere, posato sopra un sasso, il codirosso spazzacamino, un bellissimo uccelletto insettivoro, dalla coda (come dice il nome) rossa.

Oltrepassate le baite, si intravede sulla destra, in cima a un costone erboso, una piccola croce (2.000 metri). Raggiuntala, si prosegue per una ventina di minuti fino ad arrivare all’Alpe Arcoglio Superiore (2.140 metri), a tre ore di cammino da Ciappanìco Nuova. Nei pascoli prevale sempre il nardo, mentre la vegetazione arborea è quasi assente: i làrici sono sporadici, spesso contorti e poco sviluppati. In questa zona si potrebbero avvistare le marmotte.

Verso il Lago

Lasciata l’alpe, si risale in direzione sud-ovest lungo un pendìo sassoso, fino a notare, dopo circa un quarto d’ora di cammino, la piccola croce sulla riva del Lago di Arcoglio (2.234 metri), un tipico specchio d’acqua alpino, circondato da pietraie e cespuglieti nani di ginepro e rododendro.

Lago di Arcoglio
Lago di Arcoglio

A questo punto  si può percorrere lo stesso itinerario a ritroso fino a Ciappanìco oppure, arrivati ai Piasci, chiedere indicazioni per dirigersi verso Pra’ le Corti (1.716 metri), raggiungibile per un sentiero.

Da Pra’ le Corti si può prendere una recente strada ricavata ruspa sulla traccia di un precedente sentiero, che riconduce, in poco più di un’ora di cammino, direttamente a Torre Santa Maria. Se però si sarà lasciata la macchina più in alto, a Ciappanìco nuova, occorrerà risalire a prenderla nella frazione.

La mappa In Val Malenco da Ciappanìco al Lago d’Arcoglio

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